Se ne sono andate così come sono arrivate. Così come sono state dal primo minuto e fino alla fine, con il loro eterno sorriso. Nove anni sono tanti: si è vista l'evoluzione, la forza. E' arrivata la conferma di come la loro fosse una coppia diversa: alla base, sempre le emozioni, l'una con l'altra. Nel loro caso, oltre l'aspetto sportivo.

Eli Amatriaìn e Patty Llaguno si separano dopo essere state numero uno, numero due, numero tre... con un po' di titoli sul proprio conto personale, con tante vittorie e pure con sconfitte. Dalle quali hanno imparato di più e specialmente da quelle inaspettate, come la semifinale del Master dove avevano tutto dalla loro parte. Se ne vanno, poi, con due tesori molto importanti per qualsiasi atleta: rispetto e ammirazione da parte dell'intero circuito.

Patty Llaguno ed Eli Amatriain: l'addio

Il rispetto e l'ammirazione dei compagni di squadra, così come dei rivali e dei tifosi, premio metaforico per l'alto grado di giocatrici modello. Di quelle che tutti vorrebbero avere nella propria squadra. Mai una smorfia, sempre con la voglia di imparare. Hanno giocato diversamente da tutto il resto del mondo femminile, ammettendo la superiorità degli avversari quando non restava altro da fare. Nel dicembre scorso, una lista infinita di compagne e avversarie ha voluto tributare il rispetto e la benevolenza nei loro confronti: il Pade lTour sarà diverso, senza di loro.

Patty è stata chiara sui social: "Per quanto io cerchi, non riuscirò mai a trovare le parole per definire ciò che ho vissuto in questi anni al suo fianco... so solo io la fortuna che ho avuto, farà sempre parte di me. Grazie per avermi aiutato a dare il meglio di me stessa. Grazie a voi della spinta da vicino e da lontano. Abbiamo lottato su ogni palla".

Patty Llaguno ed Eli Amatriain: il ruolo nel World Padel Tour

Le due si sono separate nel momento forse più catartico dell'intera esperienza: al termine della semifinale di Minorca contro Alejandra Salazar e Ariana Sanchez. Nonostante la sconfitta, hanno ricevuto più applausi delle vincitrici. E hanno mescolato le loro lacrime a quelle delle avversarie. Mettendo in valore la loro unione, ciò che hanno lasciato. In un mare di emozioni, sono sono date l'ultimo abbraccio in pubblico, poi la solitudine degli spogliatoi con l'eterno capitano, Neki Berwig.

Ora avremo l'opportunità di vederle separatamente, di dividere la loro essenza e goderne due volte. La nota positiva è questa, ed è da prendere tutta. Continueranno con il loro stesso modo di essere ma niente sarà lo stesso: e chissà quando saranno l'una contro l'altra, sapendo che se una vincerà l'altra invece dovrà sorbirsi il boccone amaro della sconfitta.

La coppia che sembrava eterna, infrangibile, è diventata un pezzo enorme di storia. Passerà ai posteri. E passerà il dolore.

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