Il padel può entrare nelle scuole, sì. A raccontarlo è il presidente della FIT, Angelo Binaghi. Per il numero uno del movimento italiano, sia tennis che padel possono far parte del piano di educazione fisica per la scuola dell'obbligo.
Le parole di Binaghi
L'ambizione di Binaghi è quella di diventare "la federazione con il maggior numero di praticanti in Italia". Il presidente vuole infatti superare il numero di iscritti e tesserati calcistici, e chiaramente vuole partire dall'attività di base delle scuole.
Durante il lancio degli Internazionali di Tennis ha così spiegato il suo progetto: "Le linee di azione saranno tre: prima di tutto il tennis e il padel devono entrare nella scuola dell’obbligo e lo vogliamo fare in modo 5 volte superiore a quanto già fatto negli ultimi anni. La seconda direttrice ci permetterà di creare una struttura professionale che governi il padel in Italia, ormai un fenomeno eccezionale”.
L'obiettivo: un campo di Padel per ogni comune
Il piano di Binaghi prevede la diffusione capillare dell'impiantistica sportiva. Sostanzialmente, il desiderio è quello di avere un campo di padel e un campo da tennis in ogni comune. "Abbiamo fatto un censimento e abbiamo visto che ci sono margini, per questo l’intero utile degli Internazionali sarà destinato alla costruzione degli impianti”, le sue parole.
La FIT userà i proventi degli eventi di alto livello - così come il Premier Padel o gli Internazionali di Roma - per finanziare lo sport di base, e quindi "far crescere con maggiore facilità i campioni del domani. Credo che sia quello che ci chiede lo Stato”.