Qual è l'obiettivo della FIT per il Padel? Da mesi si parla di un intervento netto da parte della Federazione, soprattutto dopo la crescita esponenziale dei numeri di campi, di giocatori e naturalmente di tornei. Adesso finalmente è (più) chiaro: si vuole creare un Sistema Italia. Partendo dai ragazzi, arrivando ad essere i più competitivi del settore. Insieme a spagnoli e argentini.
Il Sistema Padel Italia: come nel tennis
Secondo la FIT, creare un Sistema forte garantisce un futuro stabile a questo sport. Il boom va incanalato in qualche modo, chiaramente ottimizzato. Fermarsi alla passione non basta: serve supportarlo nel presente e in particolare nel futuro. Ecco perché si seguiranno le orme del Tennis italiano, che in questi anni sta raccogliendo finalmente i frutti di una semina lunghissima.
Il primo passo? "Ogni regione avrà un proprio fiduciario esclusivamente impegnato nel gestire e seguire l’attività di padel", l'annuncio di Michelangelo Dell'Edera. Con l'Istituto Superiore di Formazione 'R.Lombardi' ha già lavorato in questo senso con il tennis e si appresta a replicare nel padel. "Saranno persone esclusivamente dedicate e concentrate sulla disciplina specifica, nessun doppione con il tennis. Ognuna di queste figure avrà anche un centro periferico di allenamento e formazione da coordinare e gestire".
Il ruolo dei Fiduciari
La figura del fiduciario entrerà in vigore nel nuovo anno. E avrà il compito di sovrintendere a livello regionale i corsi di formazione per insegnanti di padel. Ci sarà tanto lavoro da fare: i bandi d'iscrizione saranno addirittura cinque all'anno. Con cadenza bimestrale, poiché "l’obiettivo è quello di assorbire tutte le richieste, creare un vero e proprio sistema formativo e dare una continuità progettuale a una disciplina che continua a far registrare numeri pazzeschi”.
Infine, formazione e riconoscimento delle scuole certificate FIT. “Nel 2020 erano 20, adesso sono quasi 100 e nel giro di un triennio contiamo che arrivino a quota 500”, suggerisce Dell’Edera. "Adesso viene il momento di formare i formatori. Con obiettivi tecnici ben precisi, perché non vogliamo una formazione eterogenea su scala nazionale”. Scopri qui come diventare istruttore.