I tanti cambi. Una nuova stagione e già iniziata alla grande. Carolina Orsi si è immediatamente calata nel ruolo di protagonista del padel italiano e non solo: ora non vuole più fermarsi. Ecco le sue parole, in esclusiva a Wip Padel.

Come stai? Come ti senti in questo periodo ricco di appuntamenti?

"Tutto bene. Tra un torneo e l'altro, tra un allenamento e l'altro, seguiamo la routine sportiva. Come mi sento? Bene, sono proiettata verso la stagione, è ricca di eventi. Cerco di arrivare a ogni torneo sempre preparata, con il mio team e con la mia compagna di gioco. Speriamo di raggiungere gli obiettivi prefissati".

Ci racconti l'esperienza di Vigo? Ha cambiato un po' orizzonti e obiettivi?

"Abbiamo incontrato una coppia che sta giocando benissimo, aveva finito l'anno con grandi risultati. Carmen Goenaga e Beatriz Caldera sono due giovani che stanno giocando a un grande livello, hanno fatto quarti a Reus: non eravamo certo favorite e infatti abbiamo perso. Cerchiamo di dare il massimo, proviamo a lottare anche in queste gare in cui siamo sfavorite. Non sono cambiati gli obiettivi: resta quello di vederci stabilmente nel Cuadro, cercando di vincere le partite alla portata e quelle più toste".

Che aria si respira nel circuito quest'anno, dati i cambiamenti annunciati e l'attenzione sempre più alta da parte di media e tifosi?

"Si respira un'aria positiva, i cambiamenti sono per un padel migliore, soprattutto per il movimento femminile che era rimasto un po' indietro. Siamo arrivati a un'uguaglianza di prize money. Non dovrebbe essere una notizia: siamo nel 2022 e l'uguaglianza di genere dovrebbe essere scontata. A quanto pare non lo è... Comunque il padel femminile è seguito e super attrattivo. Questo momento doveva arrivare, ce lo meritiamo. Ora lo sfruttiamo al massimo, è quello che ci spetta. Siamo contente e sicuramente, con tutte queste novità, il padel in generale continuerà a crescere sempre di più".

Quali saranno i prossimi appuntamenti da non perdere?

"Tutta la stagione. Tutti i tornei sono da seguire. Ogni partita è bellissima, nel maschile e nel femminile: vedere il padel è sempre più divertente e ormai lo possiamo notare in televisione. Non c'è da perdere alcun torneo: ora ci sarà il Challenger, poi il WPT ad Alicante. Successivamente andremo anche fuori dalla Spagna: in Belgio, in Francia, in Austria. Poi torneremo in Italia, non conosciamo ancora le date della Serie A ma sarà un appuntamento da non perdere, anche perché ci saranno i migliori del circuito. Il tutto in attesa dei Mondiali di fine anno”.

Ci racconti l'esperienza con Sandra e cosa ti sta dando dal punto di vista agonistico e umano?

"Oltre a essere una giocatrice fantastica, Sandra Bellver è una bellissima persona. Ci siamo trovate bene sin dall'inizio. Entrambe non abbiamo tanti anni di esperienza, siamo ancora un po' nuove nel circuito. Lei ha fatto un paio d'anni in più rispetto a me, che sono al secondo anno da professionista: mi sta aiutando nel gioco, anche con il suo team. E cerchiamo di sintonizzarci il più possibile: lei è a Barcellona, io a Madrid, non abbiamo tanto tempo ma quando siamo insieme ne approfittiamo, per conoscerci meglio in campo e fuori dal campo. Essendo un gioco di coppia, è fondamentale il rapporto in campo e fuori”.  

Il vostro progetto?

“Abbiamo iniziato a gennaio e lo portiamo avanti. È a lungo termine, non ci aspettiamo di raggiungere subito gli obiettivi, ma ce li siamo prefissati all’interno di un percorso. Così da lavorare sfruttando tutta l'annata".

Quanto sta crescendo l'ambiente italiano? Quanto manca rispetto a movimenti come quello spagnolo o argentino?

"In Italia il padel sta crescendo vertiginosamente, soprattutto per le strutture. Tanti circoli sportivi stanno creando nuovi campi, alcuni centri sono nati solo per il padel. La strada è quella buona. Ovviamente, paragonandoci alla Spagna e all'Argentina, siamo un po' lontani: non per le strutture, ma per l'organizzazione delle scuole padel, dei tornei. In Spagna è tutto più organizzato, come nel tennis: c'è un movimento giovanile, ci sono 15enni e 16enni già in Cuadro al WPT. In Italia non ce l'abbiamo. Questo evince che hanno una struttura e un'attività giovanile che sta anni luce davanti a noi. Tutto questo però è una questione di tempo. Anche noi avremo tutto questo: Federazione e circoli stanno lavorando. Arriveranno i giovani atleti che sicuramente diventeranno i giocatori del futuro”.

Un sogno nel cassetto per questa stagione.

"Scalare la classifica il più possibile. Riuscire a rimanere quanto più possibile nel Cuadro. Raggiungere gli ottavi di finale e magari fare un quarto di finale. Mi farebbe davvero felice e spero di riuscire a ottenerlo".

Si ringrazia Carolina Orsi per la disponibilità

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