Gli appassionati di calcio, soprattutto quelli legati al mito dei calci di punizione, avranno sicuramente già sentito parlare del cosiddetto “Effetto Magnus”. Si tratta di un fenomeno della fisica che riguarda essenzialmente la traiettoria curva della palla al momento del tiro, ottenuta in base ad un particolare tipo di calcio. In molti però si sono chiesti: questo tipo di effetto esiste anche nel padel? Posso ottenere la stessa giocata sfruttando il movimento della racchetta?
La risposta in questo caso è sì ed ha un nome già conosciuto sia nel tennis che nel mondo del padel: il top spin.
L'effetto Magnus nel Padel
È infatti possibile sintetizzare quello che gli esperti definiscono come “Effetto Magnus” nel colpo conosciuto come top spin. Parliamo di una giocata in grado di affidare alla palla un movimento di rotazione ascendente, cambiando così la traiettoria ‘naturale’ del colpo per cercare di sorprendere il nostro avversario e complicare così la sua risposta.
Per eseguire correttamente questo colpo sfruttando soprattutto lo smash sarà importante la posizione della racchetta, posta esattamente sulla nostra testa, aprendo il gomito per riuscire a dare alla palla la giusta rotazione. Grazie all’Effetto Magnus riusciremo così ad eseguire una giocata con traiettorie e angoli più stretti per cercare di portare a casa il punto. La situazione ideale di esecuzione si realizza quando l’avversario è distante dalla rete, ottenendo così un colpo veloce ma cercando di giocare comunque sui piedi, mettendolo in difficoltà.
La differenza con il calcio
L’Effetto Magnus ha avuto un’importanza fondamentale nel mondo del calcio legata soprattutto alle punizioni. Gli appassionati di sport in generale ricorderanno il famoso colpo di Roberto Carlos in un match tra Brasile e Francia che contribuì nel dare risalto alla giocata a effetto del brasiliano. Rappresenta un campo di studi importante per le conclusioni dalla distanza che ha trovato terreno fertile anche nel tennis e nel padel, trasformandosi così nel top spin.
Una giocata semplice solo all’apparenza, che richiede ore e ore di allenamento per disegnare la traiettoria giusta con un colpo perfetto, tracciando la rotazione ideale. L’Effetto Magnus trova spazio anche nel padel e nel top spin, tra le esecuzioni più affascinanti di questo sport.