Così come in tutti gli altri sport, anche per il padel l’esplosione dell’estate porta con sé cambiamenti ingombranti in relazione al match, alla sudorazione, alle alte temperature e a numerosi fattori che rischiano di influenzare la nostra partita. Giocare nelle settimane più torride inoltre infiamma ulteriormente la disputa tra il padel indoor e i campi invece all’aperto che dura ormai da una vita.
Quale campo scegliere per giocare in estate in maniera ottimale? Proviamo ad analizzare insieme i pro e i contro di queste opzioni considerando tutti i particolari più importanti.
Padel indoor in estate: PRO e CONTRO
Così come in inverno, anche per l’estate i campi da padel indoor vantano una caratteristica importantissima: garantiscono la nostra partita con qualsiasi condizione climatica. Nei mesi più freddi è fondamentale riuscire ad evitare sia pioggia che vento, da giugno a settembre invece i temporali sono più rari ma rischiano comunque di colpirci all’improvviso, quindi meglio non correre rischi.
Giocare al chiuso però comporta un alto tasso di umidità che nei mesi più caldi rischia di essere decisiva per sudorazione e affaticamento. Un fattore meno ingombrante invece per le partite giocate all’esterno dove, inoltre, anche la visibilità cambia in relazione però all’orario scelto per giocare. Di giorno i campi indoor avranno sempre una luce diversa rispetto all’outdoor, molto più illuminato. Molto simili invece le due realtà per i match disputati di sera.
Particolari anche i fattori legati allo stile di gioco: sui campi all’aperto non esistono limiti sia per quanto riguarda lo spazio esterno alle recinzioni – in caso di recuperi disperati oltre il vetro, imitando i fenomeni del World Padel Tour – sia per il soffitto che, invece, può rivelarsi un problema nelle gare giocate al chiuso. Si tratta però di particolari che possono cambiare da struttura a struttura, in base a dove scegliamo di giocare.
Con l’arrivo dell’estate cambiano i pro e contro del padel indoor: sempre più giocatori scelgono di mettersi in mostra all’aperto, ma anche i match all’esterno nascondono delle insidie da non sottovalutare.