Al Monviso Sporting Club, alle porte di Grugliasco e quindi a due passi da Torino, si è fatta una storia che non viene raccontata spesso. Era (già) il 2016 quando il Padel era un'importate realtà del territorio, a tal punto da sconfinare i tratti canonici del gioco e inaugurare nuove opportunità che tra Spagna e Argentina erano all'ordine del giorno. Ecco: non lo erano però in Italia, e allora i tempi andavano necessariamente affrettati.
Cos'accadeva? La prima partita di Padel in carrozzina, che portò a una seconda, a una terza, a un torneo-esibizione nell'anno successivo in occasione dei Campionati Assoluti di Tennis in Carrozzina. Il gioco venne mostrato ai migliori tennisti azzurri, ognuno si fece allora promotore del progetto "Padel per tutti". Nel 2019, l'associazione ha raccolto fondi in grado di acquistare materiale sportivo, comprese le carrozzine tecniche, e di finanziare corsi di padel in sei club sparsi tra Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna.
Padel in carrozzina: l'esempio spagnolo
Ruben Castilla, uno dei migliori giocatori in carrozzina, è l'esempio di come lo sport non possa avere esclusivamente il valore di veicolo di inclusione sociale: può spalancare portoni. A SuperTennis, lo spagnolo ha commentato i vantaggi del suo percorso padelistico: "Fa bene sotto tantissimi aspetti. A livello fisico aumenta la forza muscolare, permette di migliorare l’equilibrio e la coordinazione. A livello cognitivo stimola attenzione, concentrazione e memoria. E ha il suo valore anche livello psicosociale: il rispetto delle regole, l’accettazione dei possibili errori del compagno, i valori della compagnia e il rispetto degli altri. Dalla mia esperienza posso dire che per le persone con disabilità il padel può avere innumerevoli vantaggi".
Divertimento, certo. Ma anche solidarietà. Come recita il motto del torneo organizzato a Grugliasco: coppie fisse e in palio il Clinic di Padel 'Adaptado' in Spagna, dove già esistono istruttori e maestri specializzati. Da Torino al resto d'Italia non è stato un attimo: Roma è l'esempio più virtuoso (e la città che ha più richiesta), poi Firenze, qualche esibizione in Puglia e tanto ancora da organizzare in giro per lo Stivale. Seguendo l'esempio spagnolo, in tutto e per tutto. Anzi: in tutto e per tutti.
Padel in carrozzina: il materiale sportivo
Al momento, in Italia non esistono corsi per padelisti su sedia a rotelle, differentemente dal contesto spagnolo (è proprio la federazione a organizzarli e a prendere in carico le richieste). Ma ci stiamo muovendo, con i nostri tempi, però con notevoli passi in avanti. Il Padel, che presto potrebbe entrare anche nelle scuole, si fa naturalmente più inclusivo: il prossimo passo sarà quello di farlo più accessibile.
Il motivo? Dei costi per il materiale sportivo ne parliamo qui. Per gli atleti non in grado di deambulare, forse basta solo un dato: una sedia a rotelle specializzata costa oltre 1500 euro. E per gli incentivi statali c'è da scavare nei meandri della burocrazia...