A primo impatto il padel può sembrare uno sport che ruota esclusivamente intorno alla potenza e alla rapidità dei colpi. Ma, come per tante situazioni analoghe, anche in questo caso l’apparenza inganna. Parliamo di un mondo dove anche le giocate più lente, se precise, sanno essere decisive.

È il caso ad esempio della Chiquita, uno dei colpi più famosi e soprattutto sottovalutati di questo sport. Scopriamo insieme quando e come usare la giocata simbolo del contrattacco.

Cos'è la Chiquita?

Osservata fuori contesto, la Chiquita assume le sembianze di un colpo semplicissimo, lento e per nulla pericoloso per l’avversario. In realtà in una partita può rivelarsi preziosa per guadagnare campo e sfruttare le zone d’attacco per chiudere definitivamente il punto.

Ma cos’è davvero la Chiquita? Si tratta di un colpo giocato da fondo campo – spesso in uscita di parete – indirizzato ai piedi dell’avversario, non particolarmente veloce ma che può destabilizzare il giocatore e permetterci di ottenere un vantaggio considerevole. Colpendo la pallina come insegna la Chiquita dovremo essere bravi a costringere il nostro avversario ad abbassarsi per recuperarla, in una posizione scomoda e che non consente una risposta repentina che possa chiudere il punto a nostro sfavore.

Il segreto di una buona Chiquita

Il segreto però è quello di avanzare di 3-4 passi subito dopo la nostra Chiquita in modo da guadagnare la zona d’attacco sulla risposta dell’avversario, giocando così un contrattacco perfetto. All’apparenza può sembrare un colpo semplice: dietro questa giocata c’è però soprattutto tanta precisione, particolare decisivo per mettere in difficoltà l’avversario.

Un colpo da maestro per orientare al meglio il match. Oltre la sua maschera, la Chiquita si rivela spesso decisiva in partita: non a caso, è uno dei più difficili nel padel.

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