Le prime racchette da padel prodotte avevano un profilo di 18 mm ed erano in gomma Eva, oltre che in legno.

Erano pale molto rigide: detta poco filosoficamente, trasmettevano molte vibrazioni al nostro corpo. Al giorno d'oggi possiamo trovare diversi tipi di racchette da padel con diversi tipi di gomma che si comportano in modo totalmente diverso, l'uno dall'altro. Come raccontiamo nella nostra guida speciale, tutte le racchette oggi esistenti sono realizzate in gomma EVA (all'interno di questo tipo di gomma esistono diverse durezze) o in polietilene (FOAM).

Andiamo a vedere le differenze.

Quali sono le differenze?

Visivamente è facile distinguere i due tipi di gomma.

Possiamo verificarlo osservando i fori delle lame. Se l'interno è completamente liscio, la gomma è EVA. Se invece ha una forma ruvida o porosa, significa che la racchetta è stata prodotta con un nucleo a base di gommapiuma.

La Gomma Eva

All'interno della gomma EVA abbiamo diverse densità.

Ognuna di loro agisce in modo diverso. Più è morbida la pala, più rimbalzo avrà la palla nei colpi lenti. Pertanto, possiamo dire che l'EVA Soft ha un'ottima uscita di palla, ma meno potenza nei colpi forti come il rovescio o volée.

In generale, a differenza del FOAM, ha una sensazione un po' più dura. È la gomma più comunemente utilizzata nelle racchette da padel, poiché è quella che offre i migliori risultati e la più ampia gamma di densità. Tra gli aspetti negativi, possiamo dire che ha una minore capacità di assorbire le vibrazioni.

Guarda la nostra racchetta: è in gomma EVA.

FOAM

La gommapiuma è pensata soprattutto per i giocatori che hanno problemi al gomito.

Ha una sensazione molto morbida e assorbe perfettamente tutti i tipi di vibrazioni. Lo vediamo soprattutto in marchi come Head, Royal Padel o Wilson. Il FOAM ci fa sentire di più la palla quando la colpiamo e ci offre un maggiore controllo.

Come punto negativo, possiamo sottolineare la sua durata. Sono racchette che hanno di gran lunga meno vita rispetto a quelle che utilizzano l'EVA per la propria fabbricazione.

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