Il progresso tecnologico che interessa da vicino il mondo sportivo ha attraversato novità importanti anche in relazione al padel e al rapporto di questa disciplina con il VAR, ovvero la revisione video da parte dell’arbitro. Uno strumento che ha cambiato radicalmente alcune realtà – come in particolare il calcio – e che sta regalando un aiuto importante anche al mondo della racchetta.

Negli ultimi mesi alcuni episodi critici sono stati risolti grazie all’intervento dell’aiuto attraverso il video. Altri invece hanno manifestato la necessità di correre ai ripari tra gli episodi dubbi, consegnando così agli arbitri un supporto efficace nei momenti chiave.

Esiste il VAR nel Padel?

Il VAR, inteso come Video Assistant Referee, è uno degli strumenti più importanti del panorama sportivo internazionale. L’ingresso di questa tecnologia in alcuni sport, come nel caso del calcio, ha cambiato radicalmente la concezione di questa disciplina, riducendo al minimo gli errori da parte degli arbitri, supportati dal video e dal replay. Si tratta di una novità che attraversa anche il mondo del padel, dove le possibilità di dubbi sui punti o sulle giocate sono ridotti sensibilmente rispetto ad altre realtà ma assumono comunque un peso specifico rilevante nell’economia del gioco.

Anche nel padel gli arbitri hanno la possibilità di affidarsi all’aiuto della tecnologia e al supporto del replay. Un esempio arriva direttamente dal World Padel Tour e dall’Open di Bruxelles dello scorso aprile, in un episodio che ha generato molte polemiche ma che ha risolto le incertezze legate all’ultimo punto di un quarto di finale.

Cosa dice il regolamento

Nel regolamento viene infatti chiaramente specificato che un punto nel padel potrà essere ripetuto nel caso in cui un qualsiasi corpo estraneo al gioco dovesse invadere lo spazio del campo. È ciò che è accaduto ad Alex Ruiz che ha perso il suo orologio negli istanti finali del punto poi vinto da Sanyo Gutierrez e Momo Gonzalez e che ha regalato ai due la vittoria del match. Attraverso la revisione al video da parte dell’arbitro è stato infatti possibile stabilire l’istante dell’effettiva caduta dell’oggetto sul campo – nonostante sia avvenuta a punto praticamente concluso – e rigiocare il punto, poi nuovamente vinto da Sanyo-Momo.

In sintesi, il Video Challenge del padel può essere richiesto dai giocatori al massimo per due volte per ogni coppia in ogni set, incluso il tie-break. Deve essere richiesto dai giocatori immediatamente dopo il momento dubbio della partita e durante la revisione al video i giocatori non potranno abbandonare il terreno di gioco fino alla decisione dell’arbitro. Queste le regole da rispettare in merito all’ingresso del VAR nel padel, una tecnologia che trova spazio anche nel circuito del Premier Padel anch’esso dotato di supporto video. Una necessità per tutto il panorama sportivo, in particolare per gli appassionati di bandeja e vibora nelle giocate più delicate e critiche dei propri incontri ufficiali.

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