Una delle particolarità che salta all’occhio quando si parla di pickleball, soprattutto se legati alla tradizione e alle curiosità del padel, riguarda la racchetta utilizzata dai giocatori. Dai materiali alle dimensioni passando per l’impugnatura e la giocabilità a seconda dello stile di ogni appassionato: esistono diverse tipologie di racchetta, ognuna con alcuni dettagli da non sottovalutare.

Legno, nylon, fibra di vetro o carbonio: questi i materiali che possiamo trovare in una racchetta da pickleball. Scopriamo insieme tutte le particolarità che riguardano la compagna di viaggio più importante degli appassionati di questa disciplina.

Com'è fatta la racchetta da pickleball

Partiamo innanzitutto dalle dimensioni. Una racchetta da pickleball può misurare infatti circa 40 centimetri di lunghezza, a seconda del brand e del modello di riferimento, mentre in larghezza può arrivare a toccare i 20 centimetri. Da considerare anche la lunghezza del manico, da circa 11-12 centimetri in base alla racchetta che scegliamo di utilizzare in campo. Il peso? 220 grammi circa, a seconda dei materiali che la compongono.

Passiamo invece alle componenti. La racchetta da pickleball sia per dimensioni che per materiali rappresenta infatti un ibrido tra le racchette utilizzate per il ping-pong e quelle invece realizzate per il padel. La parte più importante è sicuramente il nucleo, il cuore della nostra compagna di viaggio. Una delle combinazioni più utilizzate riguarda il Nomex, un materiale che rappresenta una variante del nylon ignifugo con forma a nido d’ape. Si tratta di una componente fondamentale per la racchetta che le assicura la giusta dose di rigidità che gioca un ruolo chiave anche nei colpi più forti. Possiamo però trovare anche un nucleo realizzato in polipropilene, un materiale plastico che permette di livellare al meglio equilibrio e potenza, o in fibra di carbonio, ingrediente che ci permetterà di migliorare le nostre prestazioni in cambio però di un costo elevato.

I materiali

Tre invece i particolari che compongono la superficie della nostra racchetta. La grafite gioca un ruolo chiave nel distribuire l’urto del colpo incassato su tutta la superficie, permettendo al giocatore di controllare al meglio la giocata. La fibra di vetro invece dà elasticità, garantendo forza e velocità alla pallina dopo l’impatto. Fondamentale poi la fibra di carbonio che consegna alla nostra racchetta sia precisione che forza: l’alleato perfetto per i professionisti di questo sport.

Grafite e fibra di vetro per la superficie, Nomex e polipropilene invece per il nucleo senza mai perdere di vista la fibra di carbonio: questi i protagonisti che compongono la racchetta, sia nella sua parte interna che sulla superficie, giocando un ruolo chiave per le prestazioni in campo dei giocatori.

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